Carpino Nero
Ostrya carpinifolia
n. pianta 38
n. scheda 38
Il carpino nero (Ostrya carpinifolia) è un albero della famiglia delle Betulaceae.
Foglie
Decidue, alterne, picciolate, con lamina ovata, apice acuminato e parte basale arrotondata, doppia seghettatura. Le nervature secondarie sono parallele.
Strutture riproduttive
Le infiorescenze maschili (amenti) sono lunghe fino a 10 cm, quelle femminili (spighe) sono più corte. Fiorisce in aprile-maggio. Ogni fiore femminile è avvolto da una brattea che, dopo la fecondazione, si ingrandisce e si rinchiude a sacco su se stessa includendo il pericarpio. Questo sacco leggero facilita il volo del frutto e protegge il seme durante le prime fasi della germinazione.
Esigenze
In Italia vegeta fino a 1000-1200 m s.l.m.; negli ambienti collinari peninsulari occupa soprattutto i versanti nord.
Ha esigenze idriche superiori a quelle della roverella, predilige i suoli calcarei e marnosi, teme il ristagno idrico, e non sopporta i terreni troppo argillosi.
Usi:
Viene impiegato come pianta ornamentale in parchi e giardini, oltre che per alberature di strade e viali cittadini. Produce un legno pesante e compatto, di colore rosso-bruno, usato principalmente come combustibile
Habitat
Il carpino nero presenta un areale limitato all’Europa sud-orientale (Italia, Austria, Balcani, Grecia, Anatolia). In Italia è presente nell’area prealpina centro-orientale e nell’area peninsulare (dall’Appennino settentrionale alla Calabria), con presenze sporadiche nelle isole maggiori.
Frutti
I frutti sono delle noci portate da una brattea fogliacea triloba (in Carpinus betulus L.) o con il margine profondamente serrato (in Carpinus orientalis Mill.), la forma della brattea è un elemento distintivo rispetto al carpino nero